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  • Immagine del redattoreDavide Gaeta

Ovest vs Est: differenze tra TIRRENO E ADRIATICO

Aggiornamento: 13 feb 2022

Le polemiche tra Nord e Sud in Italia le ho sempre trovate sterili e inutili. Non hanno senso e servono davvero a poco, ma soprattutto discostano da quella che è la vera linea di scontro: Ovest vs Est! Anche se in pochi lo ammettono pubblicamente, il nostro campanilismo ci porta ad essere affezionati alla costa dove siamo nati, e, nonostante il grande fascino dell'Adriatico, quando resto tanti giorni su quel litorale sento la mancanza del mio Tirreno.

In questo articolo vado a confrontare alcune peculiarità dei due principali mari italiani.

 

Spiagge

Le spiagge sabbiose del Tirreno sono le tipiche "spiagge di buche", quelle in cui si formano le rip current quando è alimentato il moto ondoso.


L'Adriatico è noto per i suoi vasti arenili, con le cabine che distano centinaia di metri dalla battigia. Il fondale è tipicamente più basso, infatti per poter nuotare bisogna andare molto a largo. Per questo motivo, l'energia del moto ondoso si distribuisce su una vasta surf zone, con tanti frangenti, ma meno impetuosi, e il meccanismo fluidodinamico prevalente è la risacca di fondo.


Naturalmente entrambi i mari bagnano anche tratti di costa ripida, con scogli, falesie e fondale a rapido declivio, dove in condizioni di mare mosso si possono manifestare fenomeni come frangente di battigia e undertow.

 

Isole

Il Tirreno lungo tutta la sua costa presenta una miriade di isole, tra cui:

  • l'arcipelago toscano, compresa la grande Isola d'Elba;

  • le Eolie e le altre isole a nord della Sicilia, come Ustica;

  • Ponza e le isole pontine;

  • le isole della costa nord-orientale della Sardegna;

  • le isole lungo le coste campane, tra cui Procida, Ischia e Capri;

  • alcune piccole isole lungo la costa calabrese occidentale.

L'Adriatico in Italia presenta soltanto un grande arcipelago, le affascinanti Isole Tremiti, oltre alle isole del Delta del Po'. Invece tantissime isole sono presenti sulle coste della Dalmazia e del Montenegro.

 

Turismo e diporto

Entrambi i mari presentano delle coste che oltre al turismo locale attraggono una gran mole di stranieri. Cito ad esempio la Costiera Amalfitana da una parte e le località turistiche di litorali romagnolo e pugliese dall'altra, ma esistono davvero tantissimi posti che vivono un'elevata affluenza durante il periodo balneare.

 

Servizio salvataggio

Sulla costa est la Romagna, negli anni '70, è stata la prima ad introdurre il concetto di piano collettivo di salvataggio, sistema che poi si è sviluppato a fine '90 anche sul Tirreno, soprattutto in Toscana.


L'organizzazione del servizio salvataggio in entrambe le coste dipende molto dalle singole Regioni, dalle località e dai distaccamenti competenti dell'autorità marittima; quindi su entrambi fronti non esiste un'omogeneità sotto questo punto di vista, ma mi preme precisare che esistono in entrambi casi alcune cooperative che svolgono il servizio in maniera molto professionale. Mi viene da citare LifeguardCostaOvest a Ovest e La Compagnia del Mare a Est, senza nulla togliere ad altri professionisti.


Le attrezzature utilizzate sono indicativamente le stesse dappertutto, ossia quelle previste dalle Ordinanze delle Capitanerie di Porto, tra cui un punto fermo resta il mezzo della tradizione italiana: il pattino. Ecco, in merito a questo natante, esistono delle differenze tra quello usato sul Tirreno e quello impiegato nell'Adriatico , quest'ultimo tradizionalmente più piccolo.

Per quanto riguarda le storie dei guardaspiaggia di queste coste, vi consiglio vivamente di leggere rispettivamente "Costa West" di Guido del Monte e "Adriaticamente" di Ettore Tombesi.


Il mio consiglio per i lifeguard italiani resta quello di fare esperienze lavorative su entrambe le coste, in modo da ampliare il bagaglio professionale e la propria veduta. D'altronde, come dicevano gli 883: Nord, Sud, Ovest, Est...e forse quel che cerco neanche c'è!

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