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  • Immagine del redattoreDavide Gaeta

Le STATISTICHE SUGLI ANNEGAMENTI in Italia e nel mondo

Aggiornamento: 18 apr 2023

L'annegamento è un argomento di cui in passato non si sapeva molto, mentre oggi sono ben conosciute le tematiche che lo riguardano:

Per quanto riguarda i numeri delle vittime, questi mettono in chiaro quanto questo sia un tema importante da affrontare a livello mondiale, e come sia necessario fare sensibilizzazione anche nella nostra Nazione.

 

Statistiche sugli annegamenti nel mondo


Secondo i dati raccolti dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization) l’annegamento è «la terza causa di morte per evento traumatico non intenzionale nel mondo ed è responsabile del 7% di tutti i decessi legati a eventi traumatici».

Secondo le stime sono oltre 360.000 decessi per annegamento ogni anno, numeri riportati anche alla Conferenza Mondiale sulla Prevenzione dell'Annegamento (WCDP) organizzata ogni due anni dalla International LifeSaving Federation.


Va precisato che «il 91% dei decessi dovuti ad annegamento non intenzionale si verifica nei paesi a basso e medio reddito» dove rappresenta la terza causa di mortalità infantile.

Oltre la metà delle morti riguardano bambini e ragazzi al di sotto dei 25 anni di età; i maschi superano del doppio le femmine.

In questi paesi i fattori di rischio sono quindi l'appartenenza al genere maschile, l'accesso a fonti idriche non delimitate, le inondazioni, le attività legate alla pesca e i trasporti sull'acqua.


Nei paesi sviluppati altri fattori di rischio sono il consumo di alcol, la mancata sorveglianza, la presenza di patologie, la carenza di un'istruzione natatoria adeguata.

 

Statistiche sugli annegamenti in Italia


Negli anni '60 si stimavano in Italia circa 1400 decessi per annegamento ogni anno, cifra che è andata progressivamente a diminuire fino a stabilizzarsi dagli anni '90 in poi.

Infatti secondo l'Istituto Superiore della Sanità (ISTISAN) ormai il trend è costante, con circa 3-400 incidenti fatali l’anno, ma negli ultimi anni aumentano gli incidenti nelle acque interne (laghi, fiumi), con un rischio maggiore per questo tipo di incidente per gli stranieri residenti nel Paese.


Tra il 2015 e il 2019 sono stati identificati e analizzati in Italia oltre 2096 casi di incidenti in acqua, di cui 1209 fatali. Le vittime sono per lo più uomini (rapporto 7:1 rispetto alle donne), con la fascia di età più colpita che è quella tra 45 e 64 anni.

Il 41% degli incidenti fatali avviene in acque interne, il 42% sul litorale, mentre il restante 17% si divide quasi equamente tra mare aperto e piscine.


Le regioni che registrano il maggior numero di incidenti in acqua (fatali e non) sono nell’ordine rappresentate dalla Lombardia (13%), dall’Emilia Romagna (9.6%) e dal Veneto (9.3%).


I dati sono stati raccolti utilizzando le notizie provenienti dalle principali testate online nazionali e locali, e con la stessa metodica il sottoscritto ha raccolto gli episodi del triennio 2020-2022:


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