L'onda marina si origina a largo, grazie all'azione del vento che spira sulla superficie del mare, e si propaga fino ad arrivare in prossimità della costa. Sottocosta avviene un passaggio fisico fondamentale: l'onda da oscillatoria diventa traslatoria, si presentano delle vere e proprie masse di acqua in movimento; siamo nella area dei frangenti (breakers).
Per intenderci, le onde riescono a percorrere distanze lunghissime, data la loro trascurabile perdita di energia, ma in vista della costa “inciampano”.
Avvicinandosi alla costa le quote batimetriche si riducono e quando la profondità diventa indicativamente inferiore alla metà della lunghezza d'onda, le particelle di acqua non possono completare il loro moto circolatorio (base dell’onda = λ/2).
L'attrito col fondale (bottom friction) provoca un fenomeno detto shoaling, ossia le onde - conservando il flusso di energia - tendono a rallentare, si avvicinano tra loro e le creste iniziano ad innalzarsi (il "periodo" è l'unico parametro dell'onda che resta invariato in questa fase).
Man mano che si va verso la battigia le creste si alzano, ma arrivate ad un certo punto (indicativamente quando l'altezza raggiunge i 3/4 della profondità) crollano nel cavo antistante in una zona molto impetuosa, chiamata appunto impact zone, molto pericolosa per chi ci si trova per via dell'alto impatto energetico delle masse di acqua che crollano.
Da qui si crea poi uno strato di acqua "in più" chiamato wave set up o sovralzo d'onda.
Quell'acqua tumultuosa, spesso miscelata ad aria (white water) è la stessa che raggiungerà e risalirà la battigia ed andrà ad alimentare la risacca, il sistema di correnti parallele o perpendicolari.
La breakerzone o surf-zone è una zona di mare totalmente diversa dal mare aperto. L'acqua non è soltanto in oscillazione ma sono delle vere e proprie masse in movimento, necessaria per alcuni sport come il surf e allo stesso tempo pericolose soprattutto per chi non è conoscitore di questo ambiente.
Per quanto riguarda l'estensione di quest'area bisogna considerare che questo dipende dal declivio del fondale e dall'intensità del moto ondoso e, non trascurando poi il fatto che la linea di frangenza (line up) si "sposta" in funzione dell'altezza delle varie serie di onde in arrivo, e delle maree.
Per quanto riguarda il soccorso ne derivano delle differenze sostanziali tra il soccorritore tecnico che opera a largo e il lifeguard che lavora principalmente in questo contesto:
diverse attrezzature, diversi DPI, diverse tecniche, diversi protocolli, lavori completamente diversi motivo per cui miscelare in maniera casuale e inopportuna elementi delle due figure professionali può costituire un pericolo.
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