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  • Immagine del redattoreDavide Gaeta

Diverse tipologie di RIP CURRENT

Aggiornamento: 18 apr 2023

Le rip current sono pericolose correnti che nascono sottocosta durante le giornate di mare mosso, spesso confuse con la risacca, e hanno "il compito di riportare a largo tutta quell'acqua che le onde hanno spinto a riva." Nei disegni vengono sempre schematizzate con un'immagine standard che le rappresenta con una freccia che parte dritta dalla spiaggia e va verso il largo, ma in realtà non è sempre così.

 

Direzione

Sono stati fatti vari studi sul fenomeno delle Rip Current, portati avanti da diversi scienziati tra cui Rob Brander, chiamato proprio "Dottor Rip".

Uno dei sistemi per mapparle è quello di utilizzare la fluorescina, sacchettino contenente un reagente che al contatto con l'acqua crea una vasta area di colore verde fluo.

Si è potuto facilmente notare che raramente le correnti vanno dritte verso il largo e perpendicolari alla costa; queste nella maggior parte dei casi scorrono diagonalmente e seguono percorsi non lineari, seguendo curve e deviazioni.

 

Formazione

Esistono diverse modalità con cui possono formarsi correnti di ritorno.

  • RIP fisse - Sono quelle tipiche delle spiagge sabbiose, le più conosciute, dove l'acqua che arriva e scorre lungo la costa va ad alimentare (feeder region) un flusso che rientra verso il largo in un canale scavato dalla corrente, attivandole velocemente anche con onde poco alte.

  • RIP topografiche - Sono i casi in cui il canale è pre-esistente, realizzato dal fondali scoscesi come quelli di una piccola baia, dove la corrente è molto impetuosa, ma richiede più tempo e onde più alte per attivarsi.

  • RIP improvvise - Sono quella che si formano velocemente a seguito di una forte mareggiata e possono cambiare la loro posizione e conformazione rispetto alla mareggiata precedente.

  • RIP antropiche - Correnti di ritorno che scorrono lungo una struttura artificiale, come un molo o un pennello, quali non esistevano nella conformazione originale del luogo.

È doveroso precisare che al cambiare della direzione del moto ondoso nella stessa area i fenomeni fluidodinamici costieri cambiano.

Prendendo ad esempio una baia, se le onde entrano dritte all'interno il risultato finale sarà una rip current al centro della stessa; se invece i frangenti entrano diagonalmente nascerà una corrente litorale che scorrerà lungo la costa. Quest'ultimo potrebbe essere un contesto pericoloso poiché il flusso potrebbe rendere difficile il rientro e perfino capace di trasportare un corpo in una zona pericolosa, ad esempio dove sono presenti scogli.

 

Circolazione

Un corpo trasportato da una corrente di ritorno dove finisce? Dipende dal tipo di circolazione che assume, quale può essere:

  • circulating, in cui man mano che ci si allontana dalla costa l'acqua si sposta verso la zona di secca adiacente (rip neck), dove poi i frangenti la riporteranno verso riva, andando a rialimentare il flusso;

  • non-circulating, dove il flusso termina a largo (rip head), sfociando nel canalone dove scorre la corrente di deriva.

Da questi aspetti si identificano quelle che vengono gergalmente chiamate "entrate e uscite delle buche", quali devono essere saggiamente sfruttate per poter assecondare la corrente.

 

Soccorso

Da quanto esaminato fin qui è possibile già comprendere che la generica indicazioni di "nuotare parallelamente alla battigia" non è di per sé esaustiva. Non tutte le correnti di ritorno sono uguali.

"FLOAT-SWIM-HELP": in tutti i casi questo è il mantra per uscire da una corrente di ritorno

Quando si finisce in una corrente di ritorno tre sono i passaggi per poterne uscire.

  1. Galleggiare, in modo da poter respirare, ragionare e conservare le energie; nel frattempo la corrente ci allontanerà dal punto di ingresso dove è più forte e ci sposterà man mano verso il largo, dov'è più debole.

  2. Nuotare, seguendo il flusso circolatorio della corrente, ricordando quanto detto sulle modalità di circolazione.

  3. Chiedere aiuto, senza avere vergogna ad accettare di doverlo fare o l'imbarazzo che non sia necessario, poiché non reagire al pericolo costa molto di più che rispondere in modo inadeguato ad uno stimolo innocuo.


 

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