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  • Immagine del redattoreDavide Gaeta

La MAREA e la regola dei 12esimi

Aggiornamento: 14 nov 2022

Il periodico alzarsi e abbassarsi del livello dei mari e degli oceani è una cosa che ha affascinato l'uomo sin dall'antichità. Nella mitologia norrena rappresentava la forza del dio Thor di mutare il livello dell'acqua con delle grandi sorsate.

In cosa consiste, in realtà, il fenomeno della marea?

La marea risulta come il "trascinamento" di acqua dovuto ad un campo gravitazionale creato dai corpi celesti più influenti per il nostro pianeta, ossia la Luna (per la sua vicinanza) e il Sole (per le sue dimensioni).

Quando i due corpi sono in asse, le forze si sommano e si parla di maree sigiziali; quando invece si dispongono perpendicolarmente, le forze si contrastano e si parla di maree di quadratura.

La forza risultante è data sia dalla forza di attrazione gravitazionale dei corpi che dalla forza centrifuga generata dalla rotazione terrestre, motivo per cui il fenomeno si presenta anche dal lato opposto alla Luna.


Durante il Giorno Lunare, si susseguono due cicli di marea della durata di 12 ore e 25 minuti ciascuno. Rispetto alla posizione della Luna, l'evento della marea subisce un ritardo che può arrivare fino a 44 minuti.

Influiscono sulle maree anche le fasi lunari e l'inclinazione del Sole sul piano equatoriale


Su questo argomento è bene conoscere alcune definizioni:

  • Alta marea, massima elevazione del livello marino

  • Bassa marea, massimo abbassamento del livello marino

  • Flusso, passaggio da bassa ad alta marea

  • Riflusso, passaggio da alta a bassa marea

  • Ampiezza, dislivello tra alta e bassa marea

Le ampiezze di marea risultano maggiori sottocosta per via degli attriti intermolecolari dovuti al fondale marino, mentre diminuiscono con l'aumento della pressione atmosferica. L'onda di marea è inoltre capace di risalire le foci dei fiumi, soprattutto dove questi si restringono. In alcune bocche di fiume l'alta marea è così alta e l'estuario così lungo e poco profondo che l'onda di marea entrando nell'estuario si innalza e si rompe, producendo un'onda chiamata "mascaretto" (tidal bore) che risale a lungo il fiume.

 

LA REGOLA DEI DODICESIMI

La marea non cresce in maniera costante, bensì segue un' andatura sigmoide, ossia è più veloce durante la parte centrale della fase di flusso.

Per la precisione, dividendo il periodo del flusso in sei parti e l'ampiezza in dodici, si può stabilire che:

  • nel primo sesto del periodo, il livello dell'acqua sale di un dodicesimo;

  • nel secondo sesto del periodo, il livello dell'acqua sale di due dodicesimi;

  • nel terzo sesto del periodo, il livello dell'acqua sale di tre dodicesimi;

  • nel quarto sesto del periodo, il livello dell'acqua sale di tre dodicesimi;

  • nel quinto sesto del periodo, il livello dell'acqua sale di due dodicesimi;

  • nel sesto sesto del periodo, il livello dell'acqua sale di un dodicesimo.

Lo stesso vale anche per la fase decrescente, il riflusso.

Nel mondo della navigazione vengono utilizzate le tide tables, delle vere e proprie tavole di marea, calcolate oggi da software come TotalTide. Nelle carte nautiche, il riferimento batimetrico (profondità del tratto) fa sempre capo alle basse maree straordinarie (il livello più basso mai raggiunto), per ridurre il rischio di incaglio delle navi.

 

PERICOLI DELLA MAREA

Sotto l'aspetto della balneazione, la marea può ricevere maggiore o minore importanza in base a dove ci si trova. In ogni caso non è un fenomeno da sottovalutare, in più occasioni si è rivelato fatale. Ad esempio nel 2018, sull'isola francese di Noirmoutier, un ragazzo è annegato perché si era sepolto per scherzo nella sabbia, con la sola testa fuori, poco prima di una marea montante.

 

MAREA IN ITALIA

In un mare chiuso come il Mediterraneo non si registrano forti maree. In Italia, oltre che a Venezia, l'unico tratto fortemente interessato dal fenomeno è lo Stretto di Messina dove si sviluppano delle vere e proprie correnti di marea che cambiano direzione circa ogni 6 ore (montante/scendente).

Questo tipo di correnti lineari sono dette correnti di inversione, poiché scorrono in una direzione (corrente di flusso), si arrestano al momento dell’alta/bassa marea (stanca) per poi invertire la direzione (corrente di riflusso).

Questa particolarità è necessaria a portare o sottrarre acqua per concretizzare il fenomeno della marea nelle zone costiere, mentre il sistema teorico delle correnti di marea negli Oceani segue un regime rotatorio, poiché le loro direzione e intensità variano continuamente descrivendo un’ellisse.


 

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