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  • Immagine del redattoreDavide Gaeta

VHF MARINO e utilizzo del canale 16

Nelle diverse attività di soccorso in mare ho avuto sempre la necessità di comunicare utilizzando la Radio VHF Marina: su idroambulanza, in motovedetta o semplicemente a bordo della moto d'acqua da salvataggio. Conoscere tutto ciò che ruota attorno a questo strumento è fondamentale per chi va per mare, e in emergenza può migliorare sensibilmente lo scambio di informazioni, e quindi la qualità del soccorso.

Cosa è il VHF e quando è obbligatorio

Con Very High Frequency si indicano onde radio ultracorte, con una frequenza compresa tra 30 e 300 megahertz, anche se per la navigazione si sfrutta una banda molto più stretta.


L’apparato ricetrasmittente VHF marino è obbligatorio a bordo delle unità da diporto che navigano oltre le sei miglia dalla costa; può essere fisso o portatile. Il VHF può essere utilizzato ai fini del soccorso e della sicurezza, ma anche per il traffico di corrispondenza, ovvero per effettuare o ricevere, tramite operatore, le tradizionali telefonate in collegamento con la rete terrestre.

 

Cosa serve per poterlo utilizzare

Per poter utilizzare il VHF è necessario essere in possesso del Certificato Limitato di Radiotelefonista per Navi. Si tratta di un patentino ottenibile senza esami, infatti per poter conseguirlo è soltanto necessario inviare all'Ispettorato competente del Ministero dello Sviluppo Economico un modello compilato in cui si autodichiara di possedere le conoscenze pratiche e generali e le attitudini richieste dal regolamento internazionale delle radiocomunicazioni (soltanto quello per apparecchi più potenti di 60 Watt, per navi di stazza superiore a 150 tonnellate, viene rilasciato dopo il superamento di un esame).


L'altro documento indispensabile è la Licenza di Esercizio Radioelettrico, che attesta la conformità dell'apparecchiatura e la legittimità del suo utilizzo a bordo di un'imbarcazione.

Questa si ottiene inviando un modello compilato che con un identificativo andrà ad abbinare l'apparato all'unità navale.


Entrambi i documenti non hanno scadenza, e quindi non sono soggetti a rinnovo. In ogni caso il rilascio del Certificato RTF e della Licenza RTF non consente l’utilizzo del VHF per traffico di corrispondenza pubblica. Una volta ottenuti entrambi i documenti di cui sopra l'utente potrà utilizzare l'apparato per i soli fini di soccorso o emergenza ovviamente senza costi. Invece per utilizzare la Radio VHF per traffici di corrispondenza pubblica bisogna obbligatoriamente affidarsi ad una delle società concessionarie del servizio, stipulando un contratto.

 

Modelli

  • Portatile

Può essere portato al seguito come un cellulare. In genere vantano una potenza massima di 4-6 Watt.

Un buon prodotto ha una portata che arriva fino a 8-10 miglia.

  • Fisso

Generalmente si assestano su un limite di 25 Watt, potenza quasi sempre regolabile (al minimo spesso è sufficiente). Portata fino a 15-20 miglia, naturalmente tutto dipende da meteo, ostacoli e soprattutto da dove è posizionata l'antenna.

 

Canali VHF

In Italia, il Piano Nazionale per la Ripartizione della Frequenza riserva al settore marittimo 88 canali in VHF, spaziati di 25 KHz.

Sono compresi nella banda di frequenze che va dal 156,050 al 162,500 Mhz in FM.


Nei canali simplex, avremo una ricezione e trasmissione sulla stessa frequenza, dunque non sarà possibile parlare in sincronia ma bisognerà aspettare il termine del discorso del ricevente prima di poter intervenire, o viceversa.

Al contrario, con il duplex, si trasmette su una frequenza e si riceve su di un'altra, dunque vi è la possibilità di parlare in sincronia.





 

Canale 16

L'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni ha stabilito nelle sue convenzioni che il canale marittimo per segnalazioni di emergenza e soccorso è il CH16, che corrisponde alla frequenza 156.800 Mhz.

Questo canale è monitorato H24 dalla Guardia Costiera nei diversi Paesi, e durante la navigazione il radiotelefono di bordo deve essere sempre acceso e sintonizzato su questa frequenza.


Tutte le trasmissioni su tale frequenza devono essere ridotte al minimo e non superare il minuto, e per facilitare la ricezione di eventuali richieste di aiuto provenienti da unità in pericolo è tassativamente vietato trasmettere nei periodi di tempo compresi fra i minuti 00 - 03 e 30 -33 di ogni ora.


Dopo aver preso contatto su questo canale, è bene spostarsi su un altro canale concordato per poter continuare il passaggio di informazioni, lasciando libero il canale 16.

 

Principali funzioni integrate

  • Squelch: manopola che permette di ottimizzare il gain (guadagno) per evitare interferenze; bisogna saperlo "dosare", infatti se impostato troppo basso si sentono rumori di fondo, se troppo alto si rischia di non sentire più nulla.

  • Dualwatch: permette di comunicare su un altro canale, mantenendo la possibilità di restare contemporaneamente in ascolto anche sul canale 16; alcuni modelli sono addirittura triwatch (ascolto CH16 più due canali a scelta).

  • Sistema DSC: tasto rosso che lancia automaticamente una chiamata di soccorso, il cui utilizzo è normato in maniera severa e richiede dei requisiti molto specifici.

 

Comunicazioni

La maggior parte delle comunicazioni che facciamo con il VHF sono rivolte a dei destinatari vicini, e sono dunque delle comunicazioni a corto raggio.

Queste possono essere:

  • ship-to-ship, ossia tra unità nautiche a breve distanza;

  • ship-to-shore, ossia tra la barca e un'unità costiera, ad esempio quando contattiamo l'autorità marittima di riferimento.

Sull'utilizzo pratico di questo strumento rimando a questo articolo che fornisce indicazioni valide indicativamente in tutti gli ambiti in cui viene impiegata una radiotrasmittente.


Per le comunicazioni di emergenza rimando al sesto paragrafo del Piano SAR Marittimo.









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