Alza gli occhi al cielo, è l'unica cosa più grande di te
Non so se questa frase sia realmente di Jim Morrison o soltanto una delle tante attribuite casualmente a lui. In ogni caso chi lavora a mare uno sguardo al cielo dovrebbe sempre darlo, non solo di notte per guardare le stelle, ma anche di giorno per guardare le nuvole e comprendere che tipo di giornata si prospetta.
Cosa sono le nubi
L'umidità è la quantità di vapore acqueo presente nell'atmosfera, e, in base a come questo quantitativo viene rapportato, si divide in assoluta (densità del vapore acqueo), specifica (rapporto tra una massa di acqua e la massa d'aria che la contiene) e relativa (rispetto al valore dell'ipotetica quantità massima contenibile).
Si misura con uno strumento chiamato igrometro.
Per vapore acqueo si intendono molecole di acqua evaporate, quali esercitano una pressione (tensione di vapore) che aumenta in maniera direttamente proporzionale alla temperatura; più è alta la temperatura, maggiore è la quantità di vapore acqueo che una massa d'aria può contenere; invece, raffreddandosi questa va a condensare.
Raggiunta una temperatura di saturazione (tensione di vapore satura), l'aria arriva al massimo valore di vapore acqueo contenibile (punto di rugiada), momento in cui avviene la condensazione e si formano le nubi nel Cielo (oppure la nebbia se ciò avviene al suolo).
Classificazione delle nubi
Il nome delle nubi viene dato in base alla quota (distanza dal suolo) e alla forma, quale può essere stratiforme se dopo la condensazione si interrompe il moto ascensionale (sviluppo in senso orizzontale), oppure cumuliforme se il vapore acqueo continua a salire (sviluppo in senso verticale), quest'ultimo per intenderci è il classico disegno di una nuvola.
Nubi Alte (6 -12km di quota), rappresentate dai cirri, fasci filamentosi composti da cristalli di ghiaccio, che al tramonto passano dal giallo al rosso e che simboleggiano il bel tempo; questi possono anche essere cirrostrati (velo traslucido continuo) o cirrocumuli ("cielo a pecorelle").
Nubi Medie (2 - 6 km di quota), rappresentate da:
- altrostrati, velature uniformi che segnano l'instabilità meteo;
- altocumuli, masse tondeggianti che preavvisano perturbazioni.
Nubi Basse (entro 2 km di quota), rappresentate da:
- strati, velature di colore grigio, danno origine a pioviggine o nevischio;
- cumuli, grandi batuffoli visibili al movimento, annunciatori di vento;
- stratocumuli, mix tra le due forme che non porta considerevoli precipitazioni.
Poi ci sono nubi con un forte sviluppo verticale che copre diversi chilometri:
- nembostrati, nuvole scure molto distese, cariche di pioggia;
- cumulonembi, nuvole molto alte, a forme di torre (o fungo), simbolo di mal tempo.
I sistemi frontali
La superficie di contatto, e pertanto di discontinuità, tra due masse d'aria aventi caratteristiche di temperatura, pressione e umidità differenti dà origine a un fronte meteorologico. I tipi più comuni sono quattro, descritti nelle carte meteorologiche da linee con simboli diversi:
fronte caldo, massa d'aria calda che si distende su un atmosfera fredda; raffreddandosi si inspessiscono le nubi alte e medie, causando piogge leggere e continue, e scarsa visibilità; è considerabile come la parte avanzata di una perturbazione;
fronte freddo, massa d'aria fredda che fa risalire una massa d'aria più calda, formando cumulonembi cui seguono fenomeni meteorologici intensi; tuttavia, il passaggio è veloce e lascia presto un'aria fredda e asciutta, e buona visibilità; in mare genera onde da direzioni diverse (mare incrociato);
fronte occluso, originato dallo "scontro" tra una massa d'aria calda ed una fredda, presentando quindi le caratteristiche di entrambi i fronti precedentemente descritti, con una prevalenza di carattere caldo o freddo;
fronte stazionario, dove nessuna delle due masse d'aria prevale, generando una situazione di stallo con rovesci ed instabilità nella stessa area.
Oltre che con i sistemi frontali, le nubi si possono formare anche per la presenza di un rilievo (nubi orografiche).
Scala della nuvolosità
In meteorologia, la copertura nuvolosa è misurata in okta, ossia un ottavo della cupola celeste. Il cielo deve essere diviso mentalmente in otto spicchi.
Quindi si va dal sereno, 0 okta, fino al completamente coperto, 8 okta.
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