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  • Immagine del redattoreDavide Gaeta

La storia del RESCUETUBE

Aggiornamento: 9 apr 2021

Il rescuetube è uno degli strumenti più utilizzati nel mondo del salvataggio in acqua, sia nel lifeguarding che nel soccorso acquatico tecnico, nonché nel salvamento sportivo.

Se il rescuecan ha una storia lunga, il suo alter ego ha una storia leggermente più giovane, che comunque inizia diversi decenni fa.

 

La prima forma di rescuetube viene ideata negli anni'30 da Pete Peterson, campione di surf e membro dei California Lifeguards di Santa Monica, quale costruisce un tubo gonfiabile trasformabile in cintura grazie a due moschettoni posti alle estremità, e con una cima con bretella che ne permette il traino a nuoto. Questo strumento prende infatti il nome di Peterson Belt.

Negli anni '60 il modello subisce un'evoluzione grazie all'utilizzo della gommapiuma a celle chiuse, risolvendo definitivamente anche li problema della perdita di aria della cintura gonfiabile.


Il rescuetube compare anche in Un mercoledì da leoni (Big Wednesday), film cult del 1978 che ha portato sul grande schermo la comunità surfistica. Nella scena in cui Jack, uno dei tre protagonisti, è in servizio come lifeguard, porta sempre con sé questo device.

Nei Paesi anglosassoni questo rescue flotation device ha avuto una capillare diffusione, e i modelli rossi o gialli con la scritta "Guard" si sono imposti su tutte le spiagge e piscine.

In Italia ha avuto meno successo del rivale rescuecan, soprattutto perché la diffusione di quest'ultimo è stata fortemente incentivata dalla serietv Baywatch.

In ogni caso restano entrambi strumenti validi, ognuno con le sue peculiarità.


Negli ultimi anni è stato fortemente rivalutato, e oltre ad essere utilizzato da diversi guardaspiaggie è inserito anche tra le dotazioni personali di operatori tecnici del soccorso acquatico, come quelli di Guardia Costiera e Vigili del Fuoco.

I rescue tube moderni hanno una forma di parallelepipedo oblungo, con un design affusolato, e il materiale di cui sono composti è in genere gomma morbida, a volte ricoperti da una protezione.


Da diversi anni, anche nelle competizioni di lifesaving sport, è stata inserita la prova di trasporto manichino con pinne e torpedo, dove il rescuetube viene fissato attorno al manichino mezzobusto da gara, rendendolo galleggiante e trasportabile senza un contatto diretto.

Le tecniche di utilizzo in questo ambito sono finalizzate prettamente alla performance sportiva, e poco hanno a che fare con un salvataggio reale.

 

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