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  • Immagine del redattoreDavide Gaeta

Come sciacquare le attrezzature "SENZA ACQUA"

Aggiornamento: 13 feb 2021

So che il titolo può trarre in inganno: premetto da subito che non intendo dire di sciacquarle senza utilizzare l'acqua, bensì voglio fornirvi qualche dritta per poterle sciacquare in completa autonomia, in tutte quelle occasioni in cui mancano pompe, docce, fontane o altre fonti di acqua.

Una situazione del genere è classica per chi fa attività a mare in Inverno, quando gli stabilimenti balneari sono chiusi, oppure per chi fa attività in posti dove non c'è una logistica di appoggio dove poter fare rimessaggio delle attrezzature, prima di partire per il rientro.


In genere l'unica opzione resta quella di caricare tutto sporco in auto, e sciacquare dopo la roba a casa. Ebbene la cosa potrebbe diventare scomoda per chi vive in appartamento, dove la doccia nasce per lavarsi, ma risulta scomoda per lavare attrezzature. Senza contare il problema maggiore: metterle ad asciugare e far scorrere l'acqua grondante.


Per questo motivo può tornare comodo lavare le attrezzature stesso sul luogo delle attività, e poi far scorrere il grosso dell'acqua, facendole in parte asciugare mentre ci cambiamo per prepararci al rientro.


Per fare ciò esistono diverse strategie; la mia si fonda su questi due acquisti:

- Doccino elettrico da campeggio con batteria autonoma, comprato su Amazon;

- Bidone di plastica da 25 litri, comprato al negozio di casalinghi sotto casa.

Per la pompa, ho preferito prenderne una con batteria autonoma, ricaricabile tramite USB, anziché una con la presa 12V da collegare all'auto. In questo modo sono indipendente e posso usarla ovunque, e soprattutto non devo tenere l'auto accesa per paura che si scarichi la batteria. Inoltre il vantaggio di queste elettriche è che concedono all'acqua una buona pressione, anche se il bidone è posto a terra e il doccino in alto.

Per il contenitore, sconsiglio la classica tanica perché l'imboccatura in genere è troppo piccola per far passare la pompa di aspirazione del doccino. Ho scelto un bidone col tappo largo posto in alto, comodo e sicuro. Meglio evitare quelli col rubinetto aggiuntivo in basso, onde evitare di trovarsi la macchina allagata durante il viaggio.

Come capienza consiglio 25 litri perché lo trovo il giusto compresso tra dimensioni (indicativamente entra nel portabagagli di qualunque auto) e quantità di acqua a disposizione, quale dovrebbe tranquillamente bastare per lavare le proprie attrezzature, e concedere la doccia ad un paio di persone.

Volendo a casa è possibile riempire il bidone con l'acqua cocente in modo da concedersi poi una doccia tiepida, se questa non viene fatta troppe ore dopo (la plastica tende a far dissipare il calore, altrimenti ci vorrebbe un contenitore coibentato).


Questo kit torna utile anche per fare la doccia in casa, quando il Comune interrompe la distribuzione idrica per guasti o lavori.

In quel caso faccio riempire il bidone con l'esile filo di acqua che esce dal rubinetto (o lo riempio altrove, dove è possibile), dopodiché con parte dell'acqua riempio una pentola, e la metto a bollire su un fornello.

Alla fine reinserisco nel bidone l'acqua bollente, quale, miscelandosi con quella fredda, mi concede una comoda doccia ad una temperatura confortevole.



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